Stent medicato al Paclitaxel versus brachiterapia vascolare nella ristenosi in-stent successiva ad impianto di stent di metallo nudo
La ristesosi con stent di metallo nudo è spesso trattata con la ripetizione dell’intervento coronarico percutaneo ( PCI ), sebbene l’incidenza di successive recidive sia alta.
La brachiterapia vascolare offre i migliori risultati.
Lo studio TAXUS V ISR ha esaminato la sicurezza e l’efficacia dello stent medicato a lento rilascio di Paclitaxel nei pazienti con ristenosi dopo un precedente impianto di stent nelle arterie coronariche native.
Lo studio, condotto nel Nord America, ha arruolato 396 pazienti con ristenosi in-stent di un precedente stent coronarico di metallo nudo ( diametro del vaso: 2.5 – 3.75mm; lunghezza della lesione: minore o uguale a 46mm ).
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale ad angioplastica seguita da brachiterapia vascolare con radiazione beta ( n = 201 ) o a impianto di stent a rilascio di Paclitaxel ( n = 195 ).
La principale misura dell’outcome ( esito ) era rappresentata da rivascolarizzazione del vaso bersaglio a 9 mesi.
Il 35.1% ( n = 139 ) dei pazienti era affetto da diabete mellito.
Il diametro mediano del vaso di riferimento era 2.65mm e la lunghezza mediana della lesione era 15.33mm.
Nel gruppo brachiterapia vascolare, nuovi stent sono stati impiantati nel 10.9% ( n = 22 ) dei pazienti, mentre nel gruppo stent medicato al Paclitaxel, stent multipli sono stati richiesti nel 29.2% ( n = 57 ) dei pazienti, con una lunghezza mediana dello stent di 24mm.
Un totale di 194 pazienti ha completato il follow-up a 9 mesi nel gruppo brachiterapia vascolare e 191 nel gruppo stent a rilascio di Paclitaxel.
Il numero di eventi e la percentuale di rivascolarizzazione del vaso bersaglio sono state 27 ( 13.9% ) nel gruppo brachiterapia vascolare contro 12 ( 6.3% ) nel gruppo stent medicato ( RR = 0.45; p = 0.01 ); per la rivascolarizzazione della lesione bersaglio, 34 ( 17.5% ) contro 20 ( 10.5% ) ( RR = 0.60; p = 0.046 ); e per i MACE ( eventi avversi cardiaci maggiori ), 39 ( 20.1% ) contro 22 ( 11.5% ) ( RR = 0.57; p = 0.02 ), con percentuali similari riguardo alla morte cardiaca o all’infarto miocardico e alla trombosi del vaso bersaglio.
La ristenosi angiografica a 9 mesi è stata del 31.2% ( 53/170 ) nel gruppo brachiterapia vascolare e del 14.5% ( 25/172 ) con lo stent a rilascio di Paclitaxel ( RR = 0.47; p < 0.001 ).
I dati dello studio TAXUS V ISR hanno mostrato che il trattamento della ristenosi in-stent ( stent di metallo nudo ) con gli stent medicati con Paclitaxel riduce la ristenosi clinica ed angiografica a 9 mesi, e migliora la sopravvivenza libera da eventi, rispetto all’angiografia seguita da brachiterapia vascolare. ( Xagena2006 )
Stone GW et al, JAMA 2006; 295: 1253-1263
Cardio2006 Farma2006
Indietro
Altri articoli
Efficacia di uno stent a rilascio di farmaco rispetto a stent in metallo nudo per la malattia sintomatica dell'arteria femoro-poplitea periferica: studio EMINENT
Un chiaro vantaggio di pervietà di uno stent a rilascio di farmaco ( DES ) rispetto a uno stent in...
Follow-up a 10 anni dei pazienti con stent a eluizione di Everolimus rispetto a stent di metallo nudo dopo infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST
I dati sugli esiti per uno stent a eluizione di Everolimus ( EES ) con polimero durevole al follow-up a...
Stent a rilascio di farmaco, di nuova generazione, versus stent di metallo nudo per intervento coronarico percutaneo
Gli stent a rilascio di farmaco di nuova generazione ( DES ) sono stati per lo più studiati in studi...
Stent a eluizione di farmaco rispetto a stent di metallo nudo negli innesti di vena safena
Pochi studi hanno esaminato l'efficacia degli stent a eluizione di farmaco ( DES ) per ridurre il fallimento del trapianto...
Efficacia e sicurezza degli stent a rilascio di farmaco ottimizzati per la biocompatibilità rispetto agli stent di metallo nudo con un singolo mese di doppia terapia antiaggregante
Un numero significativo di pazienti riceve stent di metallo nudo ( BMS ) invece di stent a rilascio di farmaco...
Stent medicati o di metallo nudo per la malattia coronarica
Sono disponibili dati limitati sugli effetti a lungo termine degli stent medicati rispetto agli stent di metallo nudo sui tassi...
Pazienti sottoposti a intervento coronarico percutaneo: stent medicati non-superiori agli stent di metallo nudo riguardo a mortalità e infarto miocardico
Dallo studio randomizzato NORSTENT è emerso che gli stent medicati di seconda generazione e gli stent di metallo nudo presentavano...
Esiti clinici nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST trattati con stent a rilascio di Everolimus rispetto a stent di metallo nudo
I dati sulla sicurezza e sull’efficacia degli stent a rilascio di farmaco di nuova generazione con follow-up a lungo termine,...
Stent medicati versus stent di metallo nudo durante procedura PCI nei pazienti con insufficienza renale in stadio finale in dialisi
Nei pazienti sottoposti a intervento coronarico percutaneo ( PCI ), gli stent medicati riducono le rivascolarizzazioni ripetute rispetto agli stent...
Durata della terapia antiaggregante in seguito a stent di metallo nudo o a rilascio di farmaco
Nonostante l’efficacia antirestenotica degli stent medicati ( DES ) rispetto agli stent di metallo nudo ( BMS ), il rischio...